Regia di Claude Sautet vedi scheda film
Si affaccia la crisi della mezza età in questo gruppo di amici che si ritrova ogni fine settimana nella casa di campagna di uno di loro a cucinare arrosto,a fare chiacchiere in libertà,magari anche a dare fuoco al capanno degli attrezzi mentre improvvisano una partita a pallone nel prato vicino l'elegante dimora immersa nel verde.Una facciata rispettabile,matrimoni in crisi ma lasciati come in un limbo,relazioni sentimentali che cercano una loro armonia,Ma tutto comincia a sgretolarsi,anche l'immutabilità borghese lascia il passo a una nuova inquietudine.Vincent,piccolo industriale, si trova a fronteggiare la bancarotta mentre la moglie da cui è già separato chiede il divorzio,Francois,medico che assolve alla sua professione solo per brama di denaro,assiste impotente alle scappatelle coniugali della moglie chiedendosene inutilmente il motivo,Paul si ritrova a fare il giornalista senza alcun piacere nello scrivere(anzi è proprio bloccato) e per questo comincia a seguire la carriera di Jean il più giovane di loro,pugile che ha parecchi dubbi sul suo prossimo incontro e sul suo futuro da sportivo in genere.Il film di Sautet è una commedia corale amarognola in cui si passa da una storia all'altra con una leggerezza che ha del sublime.La sceneggiatura pur ricca di fitti dialoghi non è mai verbosa,l'aderenza degli attori al personaggio ha qualcosa di straordinario.Ci si appassiona quasi senza volere a una materia narrativa che si avvicina alle moderne soap operas.Ma se in queste la realizzazione è rozza,frettolosa e le psicologie sono tagliate con l'accetta nel film di Sautet accade esattamente il contrario.Il sorprendente tracciatore di traiettorie sentimentali lavora di cesello sulla recitazione e sugli ambienti,filmando con apparente noncuranza(in realtà tutto è studiatissimo) le storie di questi amici che cercano il modo di realizzarsi.Qualcuno ci riuscirà a caro prezzo,qualcuno no.Quello che è straordinario di questo film è che quasi sembra di stare in mezzo ai personaggi e in mezzo alle loro chiacchiere tanto è confidenziale il tono stesso che il regista dona alla sua narrazione.Può scattare facilmente il meccanismo inconsapevole della immedesimazione proprio perchè il film di Sautet è ricco di personaggi vivi,vitali,di carne,sangue e sudore,caratterizzati in modo perfetto.In tutto questo si inserisce lo sgretolamente del loro mondo apparentemente perfetto,tra le risate e le riunioni conviviali all'aria aperta o all'interno di un fumoso bistrot si insinua una subdola malinconia che accompagna tutto il film e non abbandona lo spettatore neanche dopo i titoli di coda.E'qui che sta l'amarezza del film di Sautet:pur essendo solo un'istantanea di un percorso,c'è un qualcosa di definitivo nelle vicende di questi amici:c'è la netta sensazione di una parentesi bellissima della loro vita e della loro amicizia che si chiude per non essere più riaperta.Sautet non giudica i suoi personaggi,non li condanna ,è comprensivo anche quando compioni atti poco giustificabili,cerca di tenersi a debita distanza.Forse perchè sa che in ognuno di loro ci può essere un frammento di se stesso...
regia di sublime eleganza
perfetto
bravissimo
ottimo
giovanissimo,una delle sue prime parti importanti.
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