Regia di Thunder Levin vedi scheda film
Vederlo fino alla fine è stato un atto di volontà, perché mi ero imposto di recensirlo, senza questa motivazione dopo pochi minuti avrei rinunciato.
E’ un film inqualificabile, non è d’azione, non è fantascienza, non è d’avventura, perché nonostante abbia una miriade di ingredienti sono tutti puerili, insipienti, rozzi, primitivi, stereotipati, grezzi, ecc., come fosse completamente mancata una minima consulenza scientifica e professionale e lo sceneggiatore disponesse di un elettroencefalogramma piatto. Gli atteggiamenti ed i comportamenti degli attori e dei personaggi interpretati sono perlopiù lenti, maldestri, approssimativi, banalizzati e scoordinati. Le armi sembrano giocattoli anni 70 e quelle costruite artigianalmente in loco sono talmente rozze che persino l’Homo erectus le avrebbe prodotte meglio, ed il modo di utilizzarle poi è osceno. Siamo proprio ai primi rudimenti della cinematografia da oratorio. Un film con parecchie infamie e nessuna lode, se si esclude il finale, effettivamente interessante, ma tre minuti finali non possono riscattare un obbrobrio di film, che non solo non possiede alcun valore aggiunto, nessuna inventiva e fantasia e nessun contenuto degno di nota, ma propina dialoghi aridi e penosi, scene d’azione ridicole e patetiche raffazzonate e maldestre, innumerevoli incongruenze ed inverosimiglianze, stereotipi dozzinali, e via discorrendo. Inevitabilmente ci si pone la domanda: ma perché lo hanno prodotto? Avevano soldi da buttare? Erano veramente convinti che fosse un prodotto valido? Da che pusher si riforniscono?
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