Regia di Atom Egoyan vedi scheda film
Solitamente i film che presentano protagonisti molto anziani, trovano scarsissimo entusiasmo presso i produttori, che difficilmente si azzardano ad investire denaro per realizzarli: Atom Egoyan ha scelto quindi una via impervia, commercialmente parlando, ma "Remember" è un thriller drammatico di livello notevole, che, pur seguendo un ultraottuagenario Christopher Plummer si svolge fluido, con un grado di tensione crescente, che avvince lo spettatore. Vediamo l'anziano ebreo Zev, che, afflitto da una demenza senile la quale spesso gli fa dimenticare di essere appena diventato vedovo, e di soggiornare in una casa di riposo, partire per compiere una missione, spinto dall'altro ospite dell'ospizio, pure egli ebreo, per vendicare le loro famiglie sterminate da un aguzzino nazista. Ha parentele con "This must be the place" di Paolo Sorrentino, non si sa quanto volute, ma è molto più incisivo, "Remember": il cineasta canadese cosparge il viaggio alla ricerca di una verità che sarà un buon colpo di scena ( mi sia concesso: un'ideina mi era venuta, ma c'era un ostacolo alla mia tesi, un dettaglio non da poco ingannevole, che però la sceneggiatura sa giocare bene) di una dolenza densa, che farà incontrare al protagonista dell'umanità, e della disumanità, varie. Andando per tentativi, alla ricerca di qualcuno che ha seppellito la propria vera identità, Zev avrà modo, anche per via degli inciampi della sua mente e delle sue cattive condizioni di salute, di giungere al clou con una lucidità piena: in questo senso, bellissimo l'episodio di pietà reciproca dell'ospedale che ricorda la scena del cieco e della Creatura de "La moglie di Frankenstein". Christopher Plummer dà una prova maiuscola, tra balbettii, momenti di determinazione e panico che diventa furia omicida, verso lo smascheramento di un Male antico e troppo comodamente rimosso. Insieme a "Il dolce domani", il lavoro più riuscito dell'autore.
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