Trama
L'anziano Zev, che sta lentamente perdendo la memoria per via del morbo di Alzheimer, e il suo miglior amico Max fanno un patto per dedicare i loro ultimi giorni a risolvere un conto in sospeso: rintracciare il comandante nazista responsabile della morte delle loro famiglie ed esigere vendetta. Poiché Max è troppo fragile per lasciare la casa di riposo, Zev è costretto a intraprendere da solo il viaggio che lo porterà al cospetto del loro ex aguzzino. Quando però la sua ricerca giungerà a termine, scoprirà una scioccante verità.
Approfondimento
REMEMBER: VENDICARE IL PASSATO 70 ANNI DOPO
Diretto da Atom Egoyan e sceneggiato da Benjamin August, Remember è un avvincente thriller in cui il capitolo più buio della storia del XX secolo collide con una contemporanea storia di vendetta. Narra infatti le vicende di Zev, un anziano che scopre come la guardia nazista che ha sterminato la sua famiglia settanta anni prima viva in America sotto falsa identità. Nonostante le sfide che comporterà, Zev decide di rintracciare il boia e di farsi giustizia con le sue stesse (tremanti) mano. Ha inizio così per lui un viaggio transcontinentale con sorprendenti e inaspettate conseguenze.
Con la direzione della fotografia di Paul Sarossy, le scenografie di Matthew Davies, i costumi di Debra Hanson e le musiche di Mychael Danna, Remember è dunque la storia di un novantenne, sopravvissuto all'Olocausto, che lascia la sicurezza e i comfort di una casa di riposo per stanare colui che gli ha materialmente distrutto la famiglia segnandone inevitabilmente l'esistenza. Senza addentrarsi in temi come la Shoah o la demenza senile che lambisce il protagonista, Remember mostra come i grandi eventi del passato possano ripercuotersi nel presente, con ferite che faticano a sanarsi anche a distanza di sette decenni. Lo spunto nasce dalla consapevolezza che molti criminali di guerra, sfuggiti alla morte o alla giustizia, sono rimasti impuniti grazie all'anonimato delle nuove identità che si sono costruiti.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Remember ha inizio quando il novantenne di origini ebree Zev Guttman, interpretato da Christopher Plummer, perde la moglie Ruth. Terminato lo shiva (il rituale ebraico del lutto), Zev riceve da Max, un suo amico in sedia a rotelle impersonato da Martin Landau, una busta che invita ad aprire in privato. Al suo interno, Zev trova una lettera, una pila di banconote da cento dollari e il ricordo di una vecchia promessa: rintracciare Rudy Kurlander, l'uomo a cui sia Zev sia Max sono sopravvissuti. Dopo aver preparato una piccola borsa, Zev scappa in piena notte prendendo un taxi che segna l'avvio del suo viaggio verso il destino per una missione di cui Max, ideatore del piano, è dunque complice.
Il viaggio di Zev, dopo numerosi incontri, ha però una svolta decisiva nel momento in cui il novantenne si imbatte in John Kurlander, il figlio dell'uomo che ricerca portato in scena da Dean Norris. Sia Zev sia John sanno cosa rappresentano uno nella vita dell'altro: mentre per Zev John è il figlio di chi gli ha ucciso i propri cari, per John Zev rappresenta l'opportunità di confrontarsi con qualcuno che abbia la stessa età del padre (scomparso) e che abbia vissuto le stesse esperienze, anche se da punti di vista opposti.
Tre diversi attori invece interpretano personaggi chiamati Rudy Karlander: Bruno Ganz, Jürgen Prochnow e Heinz Lieven.
Trailer
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Commenti (24) vedi tutti
Remember è un intenso thriller psicologico che affronta la ricerca della verità da parte di un anziano sopravvissuto all'Olocausto. Christopher Plummer offre una performance straordinaria, trasmettendo con potenza la sofferenza del protagonista. La trama avvincente, ricca di colpi di scena. Alla fine è un "Memento" old style. Voto: 5
commento di GARIBALDI1975Film di grande impatto, tiene incollato lo spettatore fino al finale a sorpresa. Voto: 4 stelle (2024)
commento di robynestaL'idea è buona, ma la storia fa acqua da tutte le parti, peccato. Ma come è possibile che un malato di demenza possa fare viaggi, ricordando a tratti le cose, riconosce il figlio e non ricorda nemmeno per un istante la cosa più importante che si scopre alla fine? Boh! Plummer è eccezionale allora voto 6.
commento di GabryLedFilm molto interessante.. regia, script e cast al top.. voto 8
commento di nicelady55Film dal finale a sorpresa, si regge quasi del tutto sulla trama originale. Discreto: 7.
commento di TortellaüberallesAttori bravi, trama originale benché improbabile, ma se è per questo la storia del cinema è zeppa di trame improbabili...
commento di ssiboniBellissimo film Ma l'ebreo non ci passa benissimo Senza fare spoiler
commento di OttiperottiUn altro piccolo capolavoro di Egoyan, dopo 'Scomparsa'. Uno degli ultimi con Martin Landau e con un Prochnow irriconoscibile. Cmq Plummer è semplicemente immenso, ogni sua parola suscita emozioni. Bellissimo finale. Voto 7.
commento di ezzo24Buon film ma un poco inverosimile; sia per "l'autonomia" logistica accreditata ad un anziano con demenza, sia ancora più, per l'evidente impossibilità che in tale stato abbia dimenticato tutto ma proprio tutto il passato.Il finale quindi si basa su di un presupposto inverosimile.
commento di stany11eccezionale interprete, eccezionale storia e finale. Solo raramente capita di vedere un film così. voto 10.
commento di gherritUn film davvero onteressante anche se, chiaramente, una persona in quelle condizioni nemmeno con un accompagnatore... altro che lettera. 7
commento di BradyVeramente ben fatto con un colpo di scena finale
commento di Utente rimosso (arwen88)L'Olocausto come motore di un discreto thriller di anziane vendette.
leggi la recensione completa di catcarloAttirato da mia moglie, ho seguito il film già iniziato, incuriosito dalla sorte che avrebbe riservato la sceneggiatura al protagonista, ho seguito il film fino alla fine, che riserva un finale originale .Voto tra 6,5 e 7 anche per la presenza di Plummer,Landau, Ganz e Prochnow.
commento di blualberto1966La memoria è il più spietato persecutore in un film... da ricordare! Voto 10.
leggi la recensione completa di genoanoBuona sceneggiatura e ottima interpretaizone, film originale con finale "da urlo" (condivido un commento altrui). Suspense, pietà, ferocia, un po' di ironia, tutto perfettamente dosato. Da gustare dall'inizio alla fine.
commento di paoscaUn film che anche dopo molto temp dalla prima visione, ripensandoci, ti resta in mente con un finale da urlo. Voto 8
commento di FrranciDue veri giganti di recitazione,al servizio di un regista che ultimamente si era un po' perso....finale da brivido,assolutamente da recuperare.....Olocausto e...thriller.Per me voto 8.
commento di ezioUn thriller sentimentale...ottima interpretazione del protagonista, buon livello complessivamente
commento di Gm2016La vendetta, come l'identità, e' il simulacro di una verità proditoria, lo stanco fantasma di una memoria del passato che si aggira attonita e smarrita nei luoghi del presente, alla ricerca di una dolorosa riconciliazione con le proprie colpe, di una ritorsione contro i propri misfatti, dell' inevitabile rendez vous con la Storia.
leggi la recensione completa di maurizio73Un gran bel film, una grandissima interpretazione, una storia avvincente e un colpo di scena finale degno del miglior Hitchcock
leggi la recensione completa di SpringwindNon molto originale il plot - debitore di Der Zaak Alzheimer e "Vengeance (il ricordo viaggia su braccia tatuate). Remember è puro detournement hitchcockiano. La verità è a portata dell'occhio ma l'enigma è nell'identità rimossa/la lettera rubata. Solo nel finale, la verità si rivela nella 'continuità dei parchi' di Cortàzar.
commento di Marcello del Campo"Remember" parte come un noir etico sul valore della sopravvivenza e della memoria per poi adagiarsi sul significato metaforico e vagamente ombelicale che sfuma la natura imperscrutabile del vero declinandola come puro espediente narrativo (F. Pedroni)
commento di (spopola) 1726792Il braccio e la mente: un piano per farsi giustizia unisce due vecchi uomini ebrei, uno compromesso nel fisico, l'altro nella mente, alla ricerca dell'aguzzino che ha sterminato le rispettive famiglie. Un viaggio alla ricerca della verità, che sarà molto diversa da quella intuita, e frutto di un diabolico complotto meditato con grande cura.
leggi la recensione completa di alan smithee