Il capitano William D. Stanaforth, brillante scienziato e astronauta di recente formazione, si imbarca in un epico viaggio di 270 giorni su Marte. Quando però si imbatte nel capitano Emily Maddox, astronauta concorrente che come William viaggia da sola verso il pianeta rossa, le cose non vanno come il previsto e i due sono costretti a prendere in considerazione l'ipotesi di interrompere le loro missioni e tornare indietro sulla Terra. Consumato dall'ambizione, William decide di sganciare la sua navicella e di continuare quella che sulla carta è una missione suicida. In viaggio verso l'ignoto, sarà così costretto a confrontarsi con la grandezza e la complessità dell'essere un eroe, con il dolore che ha causato e con i sacrifici che ha fatto.
Tra il realismo minimalista di un'ambientazione claustrofobica ed il flusso di coscienza di una alienazione da mal di spazio, il film avanza il dubbio che il Cosmo sia un luogo estraneo al concetto di vita e che la tecnologia, per quanto complessa ed ingegnosa, non sia uno strumento affidabile a riprodurne e sostenerne l'esistenza.
Storia esistenzial-tecnologica. Un uomo solo alla conquista di Marte. Lunghi monologhi tra il nichilismo e un futuro possibile. L'interno dell'astronave e la parte tecnologica pessime, ma l'insieme tiene anche se un po' lento.
In seguito alla scoperta di un procedimento attraverso cui è possibile ricavare acqua dal suolo, il capitano William D.Stanaforth viene selezionato per la prima missione di esplorazione umana del pianeta rosso. Una serie di sfortunate circostanze e l'errore di manutenzione della macchina da lui ideata, lo costringeranno a scegliere tra interrompere il suo viaggio e ritornare sulla Terra o… leggi tutto
C'è l'uomo che vuole fare l'impresa. L'uomo che vuole conoscere. L'uomo che vuole sperimentare.
Il capitano William Stanaforth doveva andare lontano. Voleva andare.
E poi è andato.
Tante cose si vogliono conoscere, approfondire... ma ancora più bello è scoprire l'ignoto. Un pianeta come una vita. La nostra vita. Da soli lassù, nel veicolo spaziale.… leggi tutto
Ho perso un'ora e 30 della mia vita per vedere un film dove accade nulla solo un uomo che innaffia le piante nello spazio e smonta la navicella in cui galleggia nello spazio senza senso.
non è nè riflessivo nè emozionante nè sentimentale solo tedioso. Nenche utile per prendere sonno.
Da evitare
In seguito alla scoperta di un procedimento attraverso cui è possibile ricavare acqua dal suolo, il capitano William D.Stanaforth viene selezionato per la prima missione di esplorazione umana del pianeta rosso. Una serie di sfortunate circostanze e l'errore di manutenzione della macchina da lui ideata, lo costringeranno a scegliere tra interrompere il suo viaggio e ritornare sulla Terra o…
C'è l'uomo che vuole fare l'impresa. L'uomo che vuole conoscere. L'uomo che vuole sperimentare.
Il capitano William Stanaforth doveva andare lontano. Voleva andare.
E poi è andato.
Tante cose si vogliono conoscere, approfondire... ma ancora più bello è scoprire l'ignoto. Un pianeta come una vita. La nostra vita. Da soli lassù, nel veicolo spaziale.…
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Commenti (3) vedi tutti
Tra il realismo minimalista di un'ambientazione claustrofobica ed il flusso di coscienza di una alienazione da mal di spazio, il film avanza il dubbio che il Cosmo sia un luogo estraneo al concetto di vita e che la tecnologia, per quanto complessa ed ingegnosa, non sia uno strumento affidabile a riprodurne e sostenerne l'esistenza.
leggi la recensione completa di maurizio73L'uomo, lo spazio profondo, la vita. Un elogio dell'essenzialità che dice tanto, se ci si apre all'ascolto delle emozioni
leggi la recensione completa di ShermanMcCoyStoria esistenzial-tecnologica. Un uomo solo alla conquista di Marte. Lunghi monologhi tra il nichilismo e un futuro possibile. L'interno dell'astronave e la parte tecnologica pessime, ma l'insieme tiene anche se un po' lento.
commento di ENNAH