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Journey to the Shore

Regia di Kiyoshi Kurosawa vedi scheda film

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La recensione su Journey to the Shore

di alan smithee
6 stelle

FESTIVAL DI CANNES 2015 - UN CERTAIN REGARD - PREMIO PER LA MIGLIOR REGIA

locandina

Journey to the Shore (2015): locandina

 

Terzo autore nipponico presente a Cannes dopo Kore-eda e la Kawase, il regista di thriller ed horror Kiyoshi Kurosawa fa capolino al Certain Regard con la sua ultima opera, VERS L'AUTRE RIVE (titolo internazionale Journey to the shore

Una ricorsa tra la vita e la morte che coinvolge una giovane insegnante di musica quando vede tornare tra le pareti domestiche il corpo (o l'anima nelle sembianze corporee) del marito, annegato in mare circa tre anni orsono in circostanze non del tutto chiarite.

Per la donna la circostanza non la lascia nemmeno più di tanto stupita, e non rifiuterà di intraprendere con quel che resta del corpo e dello spirito del marito, un viaggio complesso ala ricerca di se stessi e della propria identità di coppia.

 

 

Eri Fukatsu, Tadanobu Asano

Journey to the Shore (2015): Eri Fukatsu, Tadanobu Asano

 Un Kurosawa che ci parla sempre o comunque spesso di morte e sparizione, di senso di perdita e di voglia di ritornare al passato; tuttavia stavolta il cineasta rinuncia con una certa eleganza ai cliché del thriller di genere per riscriverci una storia d'amore che unisce vita e morte in un unico legame che risulta più forte di due aspetti come questi che tendono ad escludersi a vicenda.

Il film risulta più interessante che riuscito, alcune volte toccante, altre un po' prolisso e non troppo chiaro. L'impronta del bravo regista, la tua tenace direzione, tuttavia rimangono e anche tale ultima fatica, forse sin troppo ambiziosa, si inserisce nel quadro di un'opera complessiva di rilievo che non rinuncia alle convenzioni del genere, cercando tuttavia di arricchirla con uno spessore intimista che non trova molti altri concorrenti così scrupolosi e raffinati.

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