Regia di Ernesto Gastaldi vedi scheda film
Seconda regia per Ernesto Gastaldi, la prima in solitaria (nel precedente Libido, del 1965, era affiancato da Vittorio Salerno) e un passo deciso verso il cinema d'intrattenimento, privo delle tentazioni autoriali che l'opera prima invece aveva. Cin cin... cianuro è infatti una pellicola dalle modeste possibilità (budget limitato, interpreti di non eccelso richiamo, trama stereotipata) che si inserisce nel contemporaneo filone della 'grande rapina', quello inaugurato in Italia da Sette uomini d'oro di Marco Vicario (1965), per intenderci. Ma qui Gastaldi, nella sceneggiatura da lui scritta insieme proprio a Vittorio Salerno, fa leva sull'ironia, volgendo in commedia ciò che solitamente nei prodotti e prodottini di questo genere era tensione; il risultato complessivo non è così male, ma certamente la storia non ha il mordente necessario e i toni perennemente leggerini non aiutano neppure a prenderla sul serio quando si potrebbe o dovrebbe (le scene d'azione, sostanzialmente). Brad Harris, Gordon Mitchell e Mara Meryl costituiscono il tris di nomi principali sul cartellone; Gastaldi non dev'essere rimasto granchè soddisfatto del suo operato, giacchè da qui in avanti non tornerà più a dirigere lavori prettamente orientati al pubblico come questo, e comunque proseguirà con maggiore intensità la carriera da sceneggiatore. 2,5/10.
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