Regia di Luca Manfredi vedi scheda film
La morte di un restauratore nell’incendio del suo studio pare inizialmente un incidente. Indaga Maddalena, giovane giornalista del Messaggero, che ben presto si rende conto di trovarsi di fronte a un caso di omicidio. Le dà quindi una mano il collega Bruno, più anziano ed esperto.
Con questo Il vero e il falso si chiude la prima stagione della serie Una pallottola nel cuore, lavoro televisivo in chiave gialla realizzato con criteri da piccolo schermo (l’intreccio è piuttosto lineare, i personaggi non hanno psicologie granché sofisticate, il ritmo è contenuto, la suspense limitata, etc.), ma a ogni modo debitamente confezionato e con in più la verve di un protagonista del calibro di Gigi Proietti. Al di là degli argomenti vagamente spinosi (droga e omicidi nel traffico dei falsari d’arte), i toni rimangono sempre molto pacati. Accanto a quello di Proietti e a quello del regista Nino Manfredi, sul copione compaiono i nomi di Francesco Arlanch, Salvatore Basile e Nicola Lusuardi; nulla di eccezionale a conti fatti, ma un prodotto tv adeguatamente solido che scorre senza intoppi per cento minuti. I quattro film realizzati per la Rai otterranno un discreto successo, tanto da spingere la tv di Stato a mandare in onda una seconda e una terza stagione, negli anni successivi, per un totale di ulteriori dieci episodi/film. Nel cast vale la pena di ricordare anche le presenze di Francesca Inaudi, Marco Marzocca, Licia Maglietta, Teco Celio, Paola Minaccioni, Franco Castellano e Carlotta Proietti. 3,5/10.
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