Regia di Neri Parenti vedi scheda film
Sforzandomi di vincere la mia ritrosia, e forse una buona dose di preconcetti che ho sviluppato da tempo verso un certo tipo di commedia italiana, mi sono buttata nella visione (parziale) di questo film, sperando di trovare una smentita alle mie già poche e scarse aspettative; evidentemente devo averlo fatto con il film sbagliato.
Con una buona dose di ingenuità, io sto ancora qui a chiedermi perchè in Italia si getti via il denaro nella produzione di simili 'opere' (parola grossa), ma trovo ancor più ridicolo che alla fine, nei titoli di coda compaia una dicitura simile a questa "col patrocinio del ministero dei beni culturali", o qualcosa di simile.
Stavo sognando, forse? No, non credo, per quanto io voglia concedermi il beneficio del dubbio, supponendo mi sia confusa.
Questa è forse la cosa più scandalosa, che facciano passare per cultura - nel senso più nobile del termine, se questa è l'intenzione di qualche mente sopraffina - qualcosa che non ha alcun valore o interesse culturale.
Dovevo saperlo che in un film (altra parola grossa) dove compaiono Boldi (comico da cinepanettoni che evito come la peste) o Salemme, non potevo aspettarmi che la solita volgare, stantia comicità (?) grossolana, ma ho voluto farmi male, perchè in realtà con questi 'film' non riesco neppure a ridere.
Non sprecherò troppe parole a commentare questa 'cosa', e non mi prenderei neppure il distrurbo di stroncare certa 'spazzatura'...
la spazzatura, pura e semplice, non pretende di essere nulla di più di ciò che è... ossia spazzatura, prodotto di rifiuto, scarto di lavorazione che andrebbe gettato, e qui è il prodotto finito dato alle masse per mantenere e coltivare il becerume, l'ignoranza generale delle menti più semplici e meno esigenti.
Allora, chiedo scusa ai lettori, per questo sfogo che non vuole offendere la sensibilità di nessuno, dettato solo da una frustazione momentanea e passeggera, e dal fatto con non riesco a dormire.
Regia non pervenuta.
Sceneggiatura idem.
Storie e personaggi... - lungo sospiro sconsolato da parte mia - inesistenti, stupidi, banali e stereotipati, macchiette insulse viste e riviste mille volte, in altrettanti film di pari livello. E un' altra domanda mi perseguita: perchè Gigi Proietti, attore di teatro per cui nutro una certa stima, si presta a certe operazioni di così infimo livello? Non per il sacro fuoco dell'arte, senza dubbio, ma per qualcosa di molto più venale.
Morale della favola, mi tengo i miei preconcetti; mi hanno sempre salvata da certe visioni.
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