Regia di Neri Parenti vedi scheda film
Realizzare un film più brutto del ciclo "Natale a.." è un impresa improba, Neri Parenti ci è riuscito con "Ma tu di che segno sei?". Il "regista" fiorentino, autore di schifezze inenarrabili come "Natale in Sudafrica", "Natale a Rio" e "Colpi di fulmine", ha realizzato una pellicola che probabilmente va annoverats tra i peggiori film italiani degli ultimi cinquant'anni. La trama è delle più idiote, come al solito Neri Parenti si cimenta con un film corale ad episodi. Vincenzo Salemme, un maggiore dei carabinieri, che sinceramente dispiace vederlo in tutti questi film di Natale, sarebbe un grandissimo attore, un napoletano che ha la recitazione nel DNA, pedina la figlia per evitare che esca con i ragazzi, che puntulmente fa arrestare per fargli lasciare la figlia. Massimo Boldi, forse il peggior attore comico della terra, è un tipografo ipocondriaco che lavora per il Vaticano. Una new entry nel mondo dei cinepanettoni sono Pio e Amedeo, simpatici nelle iene, inguardabili come attori; sono due amici, un assicuratore e un giornalista che scrive l'oroscopo per una piccola rivista. Ultimo episodio ha come protagonista Ricky Memphis, un commesso di euronics che installa anche le parabole nelle case. La storia tra una gag e l'altra è la classica commedia degli equivoci, anche se di De Filippo e Pirandello non ha nulla. Le battute sono come al solito al limite della decenza e il film fa sorridere un paio di volte, motivo per cui non è uno zero ma un uno. La regia piatta come una tavola da surf è anonima e si capisce come Parenti sia a suo agio solo con film del genere, e pensare che all'inizio dirigeva i "Fantozzi", commedie brillanti che descrivono il mondo del lavoro impiegatizio. Speravo che l'epopea dei film di Natale fosse finita, invece a quanto pare continua e continuerà ancora finché la gente ottusa continuerà ad andare al cinema; se questi "film" servissero a produrre qualcosa di indipendente sarei anche contento di sorbirmeli, invece sono fini a se stessi, il denaro non dorme mai, per citare un film vero come "Wall Street".
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