Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film
La condanna del regista è talmente sottile e evidente nello stesso tempo che sembra ci voglia prendere in giro con questa storia di un uomo ridicolo. Il punto di vista è sempre quello del protagonista, c'è sempre lui sulla scena, la sua stupidità che se non fosse tragica sarebbe comica. Lo Spaggiari è un uomo che pensa solo al lavoro, che si emoziona ogni volta che pensa al processo che fa diventare formaggio il latte, e non sa che il figlio frequenta degli estremisti politici, non ne conosce la ragazza. Il mondo sembra passargli accanto senza che lui se ne accorga, uscisse oggi un film così qualcuno dalle parti del governo a cui piace il verde polemizzerebbe, o forse no perchè la critica alla incultura padana del lavoro-lavoro-lavoro è troppo raffinata per poter essere colta da quei tipi. L'evidenza è quella di chi vede in diretta il rapimento del figlio, non ne capisce il motivo ma comincia a valutare le sue proprietà insieme alla moglie. Dopo averlo creduto morto inscena un finto pagamento con la ragazza e un amico del figlio , per far credere alla moglie che sia ancora vivo, i realtà i soldi non li vede più, il figlio ritorna lui continua a non capire ma è contento. La sua felicità è quella di chi non pensa ad altro che lavorare e guadagnare di chi insomma è contento perchè non cerca di capire , non si pone problemi etici. Critica sociale raffinatissima della cultura industriale-padana e pietra tombale definitiva sulla borghesia ideale che Antonioni immaginava. I drammi esistenziali sono sostituiti dall'esigenza di dover ottenere più soldi possibili dagli strozzini.
voto 7
troppo raffinata e alla fine fredda, ma mai ammiccante.
"because something is happening here
but you don't know what it is
do you mister jones" (BOB DYLAN)
fuori parte.
gia efficace
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