Regia di Gavin Hood vedi scheda film
Questo film non parla di guerra, ne di terrorismo, ne di uccisioni mirate. Ne offre invece una rappresentazione quanto mai artefatta, ipocrita e assolutamente (in)credibile, da parte dell'elite che addomestica attraverso improbabilissimi racconti politicamente corretti (sì, anche quando si parla di decisioni di uccidere) argomenti per loro natura sporchi cinici e brutali, a uso e consumo di quegli spettatori che infantilmente credono ancora nelle fatine e negli orchi.
Il risultato è il ridicolo volontario; l'apoteosi, le discussioni (noiosissime e campate sul nulla) sulla stima della probabilità di effetti collaterali.
Non credevo nemmeno possibile si potesse decidere di fare un film del genere. Immaginiamo per esempio in Kill Bill la protagonista che brandendo la spada per staccare la testa ai suoi avversari, ogni volta ci pensa e ripensa dieci volte per scrupolo di coscienza. E' difficilissimo, immaginarlo. Più facile concludere che il film sarebbe una schifezza da qualunque punto di vista.
La domanda vera è: chi è quel cretino che guarda simili film, e ci crede, e gli piacciono?
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta