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L'A.S.S.O. nella manica

Regia di Ari Sandel vedi scheda film

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La recensione su L'A.S.S.O. nella manica

di boychick
6 stelle

A prima vista potrebbe apparire come la classica commedia superficiale, noiosa e che va ad aggiungersi a tante pellicole simili. In realtà, dietro la sua apparente semplicità, il film nasconde e riesce a trasmettere allo spettatore sensazioni e sentimenti profondi. Con una trama e discorsi semplici, la regia e i due attori protagonisti, sono stati perfettamente in grado di affrontare temi complessi e delicati. La pellicola, infatti, per i temi trattati, e per le modalità con cui sono rappresentati, è consigliatissima soprattutto per un pubblico giovane, per i ragazzi. I temi trattati sono innanzitutto amicizia, amore, accettarsi e valorizzarsi per quello che si è, farsi amare e volersi bene per il proprio carattere, per il modo di porsi, per le battute, per le gaffe e non solamente per un vestito elegante o per la bellezza fisica. La regia e gli attori vogliono far passare il messaggio (e ci riescono perfettamente) che ad essere importante è prendersi cura di se stessi (sia da un punto di vista materiale che spirituale) e avere rispetto per se stessi indipendentemente dalla bellezza esteriore. Successivamente, ben esposti, sono anche i temi del bullismo, cyberbullismo, ricatti a suon di video o di foto e anche in questo caso il messaggio della regia è stato impeccabile: non attribuire importanza alle parole, ai gesti dei bulli. L’unica arma che i bulli possiedono è ferire con le parole, ma (e la protagonista lo ha mostrato attentamente) la soluzione è vivere comunque a testa alta perché si è forti delle proprie capacità (che devono essere conquistate e perfezionate giorno dopo giorno). La regia, senza essere troppo politicamente corretta è riuscita a rendere ridicoli quasi da soli coloro che bullizzavano la protagonista (pensiamo alla scena del ballo di fine anno dove il ragazzo era solo usato come un trofeo da mostrare) e la goffaggine che tanto ridevano di Bianca in realtà era la loro. Il messaggio del film è stato quello di far capire che quello che conta sono i sentimenti che uno riesce a trasmettere e a far provare agli altri, le parole, il carattere che una persona possiede e che bisogna sempre lottare per ciò a cui si tiene o si vuole. Senza trascurarsi, senza farsi abbattere da nessuno. Indipendentemente se si è belli, brutti, fortunati o sfortunati. Sicuramente ci sarà sempre chi possiede più “armi” in partenza di un altro ma alla fine il risultato può essere raggiunto ugualmente. D’altronde, ogni volta che assito a pellicole simili nelle quali si parla di amore, di accettarsi per quello che si è, di difetti, di perfezione... mi viene in mente “Will Hunting” più in particolare il dialogo tra Robin Williams e Matt Damon, nel quale Williams, ricordano il rapporto con sua moglie fa un vero e proprio elogio all’imperfezione: “[...] piccole cose così, sono queste le cose che mi mancano... le piccole debolezze che conoscevo solo io. Queste cose la gente le chiama imperfezioni ma non lo sono, sono la parte essenziale. Poi dobbiamo scegliere chi far entrare nel nostro piccolo strano mondo [...]

Le scene che provocano emozioni sono diverse e sono state rappresentate in maniera originale: spesso, infatti, film di questo tipo rischiano di essere troppo sentimentali, troppo irrealistici, invece qui si è riusciti a combinare sentimento e divertimento. In una stessa scena si è unita una sensazione divertente e spassosa ad una situazione seria e sentimentale. La protagonista è una ragazza tosta. Affronta a viso aperto le difficoltà, cerca di capire cosa vuole, di chi si può fidare e di chi no. Capisce che persone che crede di amare in realtà non se lo meritano, mentre persone che “detesta” in realtà devono essere solo conosciute meglio. Molto brava la regia, anche in questo caso, a trattare tematiche quali il pregiudizio, il fatto che non ci si deve fermare alle apparenze, che bisogna sempre essere pronti a ritornare sui propri passi.

Sicuramente una pellicola riuscita e consigliata, perché, in un’ora e mezza, far emergere tutte queste tematiche, unire scene spassose, divertenti a scene più sentimentali non è un aspetto che avviene sempre. Una sufficienza senz’altro meritata.

A tutti auguro un buon proseguimento e un buon cinema!

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