Regia di Maïwenn Le Besco vedi scheda film
Come Tony, non ho ancora capito se arrabbiarmi con il personaggio di Cassel o arrendermi ed amarlo. In definitiva è questo che Georgio chiede alla sua compagna e al mondo: essere accettato. La scena finale, quella della promozione del figlio, diventa emblematica di questo: Georgio viene "promosso" genitore, lui che è sempre stato enfant terrible. Tony è una donna bruttina e borghese che fa l'avvocato e incontra l'uomo che diverrà la sua ossessione. Legati da un'attrazione essenzialmente fisica, i due inizialmente si divertono a sfidare le convenzioni e "fare i matti" in pubblico. Ma il carico di incomprensioni diventa insostenibile quando arriva la gravidanza di Tony, proprio nel momento in cui la donna capisce che lei il suo uomo non lo conosce affatto. Scoprirà che ha una relazione ambigua con la ex, cui si sente legato da un senso di colpa quando lei tenta il suicidio e scoprirà che ha dei debiti che gli valgono il pignoramento dei beni incautamente messi in comune col marito. Peraltro lui rivela alla donna che si fa di droghe e spesso la tradisce...Matrimonio e gravidanza vengono affrontati da entrambi con assoluta leggerezza finché arriva la resa dei conti. Per continuare ad avere un buon rapporto devono vivere separatamente...
Quel che è certo è che Cassel interpreta un personaggio che gli è congeniale..anzi non sembra fare alcuno sforzo di immedesimazione; gli interpreti sono in effetti la chiave vincente del film.
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