Regia di Alberto Marras vedi scheda film
Un giovane avvocato viene contattato per seguire una compravendita di quadri di valore. Molto presto però l'uomo si rende conto che dietro alla facciata dell'operazione si nasconde una storia di sequestri e malavita.
Nel corso degli anni Settanta Alberto Marras ha rivestito ruoli di produzione in qualche titolo di genere, approdando nel 1977 alla sua prima e ultima regia. Questo L'avvocato della mala, per quanto frutto di una storia abbastanza stereotipata e priva di grandi colpi di originalità, non è confezionato neppure disastrosamente; si risente però il peso di un budget limitato e di una certa mano grossolana a gestire il tutto. Sceneggiatura dello stesso regista, di Vittorio Vighi, di Antonio Cucca e del giovane Claudio Fragasso; il cast è senza ombra di dubbio il principale 'effetto speciale' dell'opera, mettendo insieme in scena Ray Lovelock, Mel Ferrer, John Steiner, Lilli Carati, Umberto Orsini, Gabriele Tinti e Orazio Orlando. La stagione del poliziottesco e del gangster movie all'italiana volgeva oramai al termine, ma c'era ancora tempo per il fiorire di piccoli sottoprodotti, blande imitazioni come questa pellicola; se il cinema di genere stava quindi per approdare alla grande crisi, anche per Marras la carriera nel mondo del cinema era agli sgoccioli. Fotografia di Angelo Bevilacqua, montaggio di Amedeo Giomini, scene di Dario Michele, musiche di Ubaldo Continiello: una realizzazione piuttosto dozzinale. 2,5/10.
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