Regia di Frank Lloyd vedi scheda film
Grande film. Il fatto che si ispiri a qualcosa di realmente accaduto, ha favorito lo sviluppo di una trama formidabile, credibile (a parte forse alcuni eccessi del comandante, davvero un essere infernale straordinariamente raccontato da Laughton) in cui, credo per la prima volta, si vede un cattivo non morire 'giustiziato' dalle sue vittime, ma sopravvivere ad un incredibile abbandono in mare, in pieno Oceano, a migliaia di chilometri dalla costa più vicina e prendersi la sua sconcertante rivincita. Questa dei 'mostri' che non muoiono mai, ma risorgono come un incubo, è una chiave vincente che poi vedremo in tanti film, a cominciare da "Il mondo dei robot" a "Terminator", tanto per citare un paio di grandi classici. E mi sembra di individuarne l'antesignano in questo comandante spietato e senza scrupoli, che tutti vorremmo vedere linciato dall'equipaggio, ma non sarà così. Ho letto poi la storia del vero ammutinamento ed è ancora più formidabile di quella raccontata nel film, andatevela a cercare, merita. Una cosa che il film non dice esplicitamente, nel finale, è che tre marinai verranno impiccati (nella storia vera, ma si intuisce anche nella fiction, come inevitabile sviluppo logico) quindi anche il poveraccio ragazzino arruolato di forza strappandolo alla moglie con bambino. Troppo dura da digerire per lo spettatore, ci è stato riusparmiato e preferito puntare sulla chiusura positiva, peraltro vera, del Vicecomandante graziato e reintegrato.
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