Regia di Frank Lloyd vedi scheda film
"L'uomo non è un bruto, ma è piuttosto simile a un bruto e ha bisogno che qualcuno di tanto in tanto glielo ricordi" (Gerorge Orwell)
Laughton-Bligh <è> il film -ostinato e lugubre capitano nondimeno con un fondo di palese ambiguità: sulla nave, tappa a tappa, tiranneggia la ciurma sordo a ragionevolezza di solidarietà verso le più ordinarie esigenze dei marinai e ne punisce lievi mancanze con spietata determinazione; allorché una parte d'equipaggio si ribella alfine con successo, ecco che Bilgh, ora arreso a duro destino, sulla scialuppa che lo allontana in mare aperto con altri pochi rimastigli fedeli, si volterà, già un poco più umano, sollecito a questi d'attenzione per ricondurli, con determinazione implacabile, tutti sani verso ancor remoto approdo di condivisa salvezza. Nessuno, se anche odioso, può diventare completamente cattivo, il sottile divenire d'opera che un ispirato Franck Lloyd ha diretto con sagacia visiva, dando agio a Laughton di ricreare artisticamente a suo talento -dopo la robusta sua prova ne Le Sei Mogli di Enrico VIII, nulla al Cinema aveva reso, per qualche tempo, di memorabile- dei suoi personaggi forse il più persuasivo: veridico "mito" dell'enigmaticità, esistenziale, più tosto che psicologica, degli esseri umani.
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