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Fauci Crudeli - Cruel Jaws

Regia di Bruno Mattei vedi scheda film

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La recensione su Fauci Crudeli - Cruel Jaws

di undying
4 stelle

Sceneggiatura di tipo copia/incolla dal più celebre Lo squalo (S. Spielberg, 1975), con utilizzo "ufficioso" di materiale estratto dal film di Enzo G. Castellari ("L'ultimo squalo"). Scritto, diretto (?) in Florida e montato da Bruno Mattei per il circuito televisivo al quale approderà solo in anni recenti dopo una fugace apparizione in home video.

 

locandina

Fauci Crudeli - Cruel Jaws (1995): locandina

 

Nella località balneare di Hampton Bay, in piena estate, si sta per organizzare l'annuale regata sostenuta dal potente "albergatore" Lewis (George Barnes Jr.). Quando però appare evidente che i corpi di tre vittime, letteralmente sbranati e rinvenuti a riva, sono da attribuire all'aggressione di un ferocissimo squalo tigre, lo sceriffo tenta di annullare la manifestazione sostenuto nella sua posizione dalla famiglia Snerensen, titolare di un acquario locale. In particolare Bob Snerensen (Scott Silveria), giovane studente di biologia marina, si dice perplesso sul comportamento dell'animale. Lewis propone di mettere in sicurezza l'area marittima, facendola recintare, ottenendo così il benestare del sindaco affinché la manifestazione possa svolgersi regolarmente. Lo squalo riesce a penetrare nella zona, compiendo una strage. 

 

scena

Fauci Crudeli - Cruel Jaws (1995): scena

 

Pellicola a bassissimo budget destinata al circuito televisivo (poi dirottata nel mercato home video) girata in diverse località della Florida (compreso un turistico parco marino dislocato a Islamorada), frutto di una insolita coproduzione tra USA e Italia, attribuita alla regia di William Snyder (identificato come Bruno Mattei, anche co-autore della sceneggiatura e del caotico montaggio). In maniera ufficiosa Mattei (1931 - 2007) riutilizza sequenze di diversi documentari e altre prelevate, oltre che dall'opera di Spielberg, da Sangue negli abissi (Joe D'Amato, 1989), Lo squalo 2 (Jeannot Szwarc, 1978), nonché quelle del meccanico squalo (bianco) intraviste nel film di Enzo G. Castellari intitolato L'ultimo squalo (1981). L'operazione è un semplice, sconcertante e tardivo tentativo di riproporre la trama del capolavoro diretto nel lontano 1975 da Steven Spielberg, ricalcando pari pari dialoghi e sequenze nonché suggestioni anche dai seguiti e dal citato lungometraggio di Castellari (compresa una scena con elicottero distrutto dal "mostro marino"). Recitazioni mediocri, dialoghi surreali (in particolare tra il gruppo di giovani componenti due famiglie rivali, i Lewis e gli Snerensen), pochi momenti di azione e un tono di pressapochismo che pervade sia il set sia la fase di post-produzione (montaggio), ne fanno un'opera decisamente unica nella sua bruttezza. Si salva la buona fotografia di Luigi Ciccarrese, disturbata dalla differente definizione (e inconciliabile grana) dei numerosi inserti che peraltro offrono di volta in volta squali bianchi (non tigre) di forma e dimensioni diverse. A Mattei va però riconosciuto il merito di essere riuscito a concludere un lavoro che, sicuramente, deve essere stato reso difficile da problematiche di vario tipo, principalmente economiche. Cruel Jaws è però stranamente ritmato e si lascia seguire in virtù dell'aspetto puramente trash. Dopo essere stato dimenticato per lungo tempo, in anni recenti è stato "rivalutato" dai cultori del "so bad it's so good", finendo per assurgere allo statuto di cult. Benché ci voglia fegato per apprezzarlo pienamente o per riconoscergli una qualche valenza tecnica e cinematografica, va sicuramente sottolineato come tantissime successive produzioni Asylum, con protagonisti squali di tutti i tipi, siano di fatto molto peggiori.

 

scena

Fauci Crudeli - Cruel Jaws (1995): scena

 

"Gli squali rappresentano il sogno di qualsiasi scienziato. Sono splendidi... Dio, che magnificenza! Pieni di grazia come gli uccelli. Misteriosi come nessun altro animale sulla terra. Nessuno sa con precisione quanto vivono o a quali istinti ubbidiscono, salvo quello della fame. Abbiamo più di duecentocinquanta specie di squali, e ognuna è diversa dalle altre. Gli specialisti dedicano la loro vita a studiarli, e quando riescono a mettere insieme un dato liscio, preciso, valido come norma, sopravviene qualcosa che lo manda a gambe all'aria. Per più di duecento anni si è cercato di trovare qualcosa per tenere lontani gli squali. Non s'è mai scoperto nulla che funzionasse davvero."

(Peter Benchley)

 

Trailer 

 

F.P. 08/06/2024 - Versione visionata in lingua italiana su Amazon Prime Video (durata: 89'49").

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