Regia di Sergio Bergonzelli vedi scheda film
Jim, detto 'il primo', è un pistolero che ha deciso di abbandonare definitivamente la sua fida sei colpi. Ma l'arrivo in città di una banda di terribili delinquenti gli farà cambiare idea, anche se Jim, per prudenza, decide di agire mascherato.
Bergonzelli, già attore e aiuto regista in produzioni minori, passa alla regia con Gli avventurieri dei tropici, nel 1960; dovranno trascorrere altri quattro anni perchè gli venga data una seconda possibilità, e sarà la volta di questo Jim il primo. Se il titolo non è particolarmente accattivante, la trama mantiene comunque le sue scarse promesse: sulla scia dei primi successi italiani del filone western (Per un pugno di dollari era appena uscito, mietendo un grande riscontro di pubblico), James Wilde jr., Dick Fullner e Ambrose Molteny scrivono questa sceneggiatura leggerina basata su una prevedibile - e più che mai lo diverrà negli anni seguenti, spopolando il genere - storia di vendetta e giustizia personale. Se nel terzo pseudonimo si riconosce con facilità l'italianissimo Ambrogio Molteni, già autore dei copioni di qualche peplum, per quanto riguarda Wilde e Fullner non si può che tentare di indovinare: probabile che uno dei due sia proprio Bergonzelli, ma l'altro? La fattura molto modesta del lavoro aiuta a darsi pace molto presto; anche il casting non è stato dei più felici, se si considera che gli unici nomi di un certo spessore sono quelli di Cameron Mitchell, Carl Mohner e Livio Lorenzon; in particine troviamo anche Ugo Fangareggi e Paolo Solvay, alias Luigi Batzella, futuro regista di s-culto. Dal canto suo, Bergonzelli non fa grossi danni dietro la macchina da presa, ma è evidente la povertà dei mezzi (e delle idee) con cui si ritrova a lavorare; da segnalare che in rete si sostiene che Jim il primo sia uscito prima di Per un pugno di dollari (secondo Imdb, invece, arrivò in sala un mese e mezzo più tardi). 2/10.
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