Regia di Ansano Giannarelli vedi scheda film
Come vive l'Africa a vent'anni dalla fine della seconda guerra mondiale e del colonialismo europeo? Giannarelli indaga sulla situazione politica, sull'emancipazione femminile, sul ruolo delle giovani generazioni nel continente nero: i risultati non sono così positivi come potrebbero sembrare.
Nel corso del 1966 Ansano Giannarelli, documentarista di sinistra dedito al lavoro d'indagine sociale, licenzia un trittico di documentari sul continente nero: Tokende - Il mio cuore è in Africa, Dakar è una metropoli e questo Noi siamo l'Africa. Undici soli minuti di lunghezza, pochi per un approfondimento degno di tale nome, ma Giannarelli lascia sempre il segno anche nella stretta dimensione del cortometraggio; in questo breve lasso di tempo infatti il regista accenna a problematiche quali la corruzione in politica, la mancante emancipazione femminile e il disagio giovanile arrivando a una conclusione quantomeno inaspettata: l'Africa siamo noi europei, tutto quanto qui è ancora in mano ai Paesi che vennero a colonizzare queste terre in passato. E' un colonialismo politico-sociale-religioso-educativo, quello odierno: ma sempre colonialismo è, pur nelle sue sottili, quasi invisibili forme. Quando arriverà la libertà per l'Africa? La domanda è chiara, ma anche ben lontana dall'avere una possibile risposta convincente o addirittura semplice. Il commento è scritto da Francesco Degli Espinosa, che si occupa anche del montaggio. 6/10.
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