Regia di Camillo Mastrocinque vedi scheda film
'Totòtruffa '62' è un film strutturato in molteplici sketch di livello diseguale, nei quali Totò e Nino Taranto formano una coppia ben collaudata, in cui uno fa dà spalla all'altro e viceversa a seconda delle situazioni e della costruzione delle singole gag: questo è il vero, e per me, unico punto di forza del film (estendibile a gran parte dei film interpretati da Totò e altri grandi che con lui via via interagiscono), che paga una regia, di Camillo Mastrocinque, in tale opera non certo all'altezza del talento trasformista dei due comici, limitandosi a filmare pedissequamente senza badare particolarmente al ritmo del film, totalmente assente in più di un frangente, ed a una sceneggiatura non particolarmente ispirata a livello di dialoghi e battute - eccezion fatta per la celeberrima ''Lei mi spoglia, spogliatoio'', entrata nell'immaginario collettivo - e pretestuosa dal punto di vista dell'intreccio.
Oltre al duo comico, meritano una menzione l'ottimo Ernesto Calindri, in veste di Commissario e amico d'infanzia di Totò e lo strampalato Pietro De Vico, inviato a Venezia con l'improbabile mansione di contatore di piccioni, mentre, al contrario, gli intermezzi canori della sfortunata Estella Blain sono da dimenticare.
Voto: 6,5.
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