Espandi menu
cerca
Non escludo il ritorno

Regia di Stefano Calvagna vedi scheda film

Recensioni

L'autore

hallorann

hallorann

Iscritto dal 7 ottobre 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 90
  • Post 12
  • Recensioni 620
  • Playlist 15
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Non escludo il ritorno

di hallorann
4 stelle

Raccontare il Califano privato (dal ’94 alla morte circa), allergico ai riflettori televisivi e in sofferenza di riconoscimenti è stata una buona idea messa in scena da Stefano Calvagna. Gli intenti nobili e originali non sono stati accompagnati dai risultati, alquanto deludenti. Il buon imitatore Gianfranco Butinar fa del suo meglio per non fare la macchietta, imita la voce roca ed enfisemica del cantautore, ma il trucco e il contorno lasciano a desiderare. Non crediamo che il Califfo trascorse gli ultimi anni di vita in modo così triste e ripetitivo. La corte di giovani e amici vivono nella devozione reiterata e parossistica del maestro, il buon mangiare da un lato, le belle donne (con moderazione) dall’altra, le serate in localini e night. Post concerti con autografi e buffetti, qualche battuta a buon segno e partecipazioni inutili come quella del grande Michael Madsen. Il personaggio di quest’ultimo vorrebbe dare un tocco di ulteriore bontà familiare ed ereditaria al protagonista romano, purtroppo è messa lì come il passaggio casuale dell’attore feticcio di Tarantino. Il mito di Califano ne esce davvero ridimensionato tra tosse con sangue, facce improbabili e un buonismo ostentato a tutti i costi. Il difetto sta nel manico cioè in una sceneggiatura da puntata dozzinale di fiction alla Don Matteo.

 

Gianfranco Butinar

Non escludo il ritorno (2014): Gianfranco Butinar

 

NON ESCLUDO IL RITORNO rassomiglia ad una biografia di Wikipedia: corretta, fredda e sostanzialmente noiosa – senza picchi di emotività. Dimentica la lezione principale del califfo, la passione per la vita e il gusto per l’avventura. O perlomeno la pellicola non riesce a trasmettere nulla di ciò. Da un punto di vista tecnico gli attori sono imbarazzanti, troppi tempi morti, per fortuna ci sono le canzoni a salvare la baracca. Per riprendersi da questa sbronza mal riuscita non resta che riguardarsi una qualsiasi comparsata televisiva: da “Due come noi” con Ornella Vanoni del ’79 alle perle di Music Farm.

 

locandina

Non escludo il ritorno (2014): locandina

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati