Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
Le potenzialità dell'attore Totò non potevano racchiudersi sicuramente in prodotti simili; peraltro Totò sceicco, osannato dai fan del principe, a mio modesto (inutile) parere è pure un prodotto senza particolare verve e quasi completamente privo di trovate memorabili. Tutto si svolge secondo i pestabiliti canoni della farsa composta di gag in sequenza, talvolta proprio del tutto aliene al senso logico minimo che può richiedere un simile lavoro. Totò ha fatto di meglio, pur adoperandosi per ravvivare simili copioni stereotipati e buttati su frettolosamente. Particina per Raimondo Vianello.
Totò questa volta è un maggiordomo e segue il proprio padrone, un marchese sofferente per amore, nella legione straniera. E' il pretesto per mettere in scena la solita serie di gag, questa volta ambientate nel deserto, fra arabi e antiche tradizioni; Totò riporta pure a casa una splendida regina che lui ama ricambiato.
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