Regia di Camillo Mastrocinque vedi scheda film
"Signorina
veniamo noi con questa mia addirvi una parola che scusate se sono poche ma sette cento mila lire; noi ci fanno specie che questanno c’è stato una grande morìa delle vacche come voi ben sapete.Punto,due punti,ma sì fai vedere che abbondiamo abondantis,abondandum- questa moneta servono a che voi vi(...) consolate dai dispiacere che avreta-già ,è femmina e va al femminile-perché dovete lasciare nostro nipote che gli zii che siamo noi medesimo di persona vi mandano questo perché il giovanotto è studente che studia che si deve prendere una laura che deve tenere la testa al solito posto cioè sul collo-Punto,punto e virgola,punto e un punto e virgola.(Peppino obietta -troppa roba-)Lascia fare se no dicono che siamo provinciali,siamo tirati
Salutandovi indistintamente i fratelli Caponi apri una parente -che siamo noi-.Hai aperto la parente?Chiudila. "
Ho voluto trascrivere il testo e la genesi della lettera che Totò e Peppino mandano alla presunta malafemmina perchè credo che sia uno dei migliori brani comici di tutta la nostra cinematografia.Una lettera stracitata sia dalla televisione(tipo nel programma di Celentano con Benigni rispettosamente all'opera) che dal nostro cinema(l'ultima volta in maniera oserei dire sacrilega ne La fidanzata di papà).Il film a suo tempo nacque come veicolo per le canzoni di Teddy Reno e infatti il nostro si esibisce in alcni pezzi del suo repertorio.La bella era la bionda e formosa Dorian Gray e il contrappunto comico doveva esssere garantito da Totò e Peppino.Nei musicarelli ci doveva essere una sorta di equilibrio tra pezzi musicali e brani comici con prevalenza dei primi.Qui l'ordine è sovvertito perchè da subito la parte comica prevale mettendo in secondo piano l'aspetto musicale e da commedia sentimentale del film.E ,diciamolo,meno male che sia così perchè di Teddy Reno e della Gray si potrebbe fare sicuramente a meno.Questo film rappresenta uno dei vertici dela comicità dei due,Peppino raramente è stato spalla così efficace nel suo essere complementare alla innata verve di Totò.Vengono fuori i due tipi diversi di comicità:più teatrale quella di Peppino,ligio seguace di Scarpetta,più trasversale e anarchica quella di Totò.Comicità visiva(vedere l'arrivo dei due a Milano infagottati in pesantissimi cappotti,in testa colbacco di pelliccia e a tracolla una borraccia riempita non si sa di che oppure la folle corsa in trattore che omaggia il cinema muto che fu),giochi di parole che rasentano il surreale(vedi l'incontro con il vigile e la succitata lettera) più tante altre gag che da sole valgono la gratitudine imperitura ai due mattatori.E pensare che questo film fu girato per cercare di rimpolpare la popolarità di Totò che a quei tempi forse era leggermente in ribasso(perlomeno lui la percepiva così).Fu realizzato con grande velocità sfruttando la capacità di improvvisazione dei due che spesso stravolgevano(per insoddisfazione) i copioni che gli venivano consegnati dagli sceneggiatori gorno per giorno.Fu un successo di pubblico assoluto,meno di critica che come al solito quando si trattava di Totò mostrava insofferenza....la solita puzza sotto il naso....
è bravo ad assecondare Totò e Peppino
leggenda
esemplare
insomma
evitabile
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