Regia di Laura Poitras vedi scheda film
Un documentario imprescindibile, di rara importanza.
Non è che perché una cosa non si segue, non esiste. Un po’ tutti al tempo seguirono le vicende di Edward Snowden, e le sue rivelazioni. Sembra passato un secolo, ma si parla di pochi anni fa. In breve: lui rivelò al mondo che la NSA, in teoria l’agenzia per la sicurezza interna negli USA, spiava tutti i cittadini americani. Aveva accesso, e accede, a tutti i dati possibili immaginabili: tutte le telefonate, sms, email, e quant’altro, tutte le ricerche che uno fa su Google, le pagine che visita…. Tutte le compagnie telefoniche erano e sono tenute a fornire i dati, così come tutti i server di Apple, Microsoft, Google, etc…Tutto. La NSA insomma non aveva messo sotto osservazione un gruppo di sospetti, con l’autorizzazione di un giudice. No, aveva messo sotto controllo tutta la Nazione. Poi, da lì nascevano i metadati: se tu unisci carta di credito ad altro, e al cellulare, possono vedere dove sei, cosa stai facendo, chi probabilmente incontri, etc… Tutto ciò, mentre la stessa NSA negava la cosa, davanti a esplicite domande delle commissioni. Ma non solo. Governi stranieri (tra cui quello GB) erano d’accordo, o lo sono ancora, nel fornire la massima collaborazione alla NSA, passando i dati anche dei propri cittadini.
Il documentario è una figata galattica. Ricostruisce il tutto, perché il tutto fu filmato in divenire, in tempo reale. Vediamo così veramente Snowden, in persona, nei clandestini incontri a Hong Kong, con il giornalista che fece scoppiare il caso (e vediamo poi lui su tutte le tv, e vediamo tutte le tv che fanno esplodere il caso). Vediamo e sentiamo Snowden e perché si era deciso a parlare: in definitiva, perché era giusto farlo. Snowden un eroe, un patriota? Non c’è alcun dubbio, tanto meno vedendo questo documentario. Da cui lo stesso ex presidente Obama non ne esce benissimo.
Come stanno le cose? Snowden ha ora asilo politico in Russia, fino alla prossima estate, poi si vedrà. Però alcune cose importanti sono successe, tra cui il voto dell’Unione Europea, nel 2015, che dice che gli Stati membri gli daranno protezione, ritireranno ogni possibile accusa ed eviteranno l’estradizione, in quanto “difensore internazionale dei diritti umani”. L’Europa si è schierata, insomma, e non con i Governi che spiano i propri cittadini, tipo “1984”.
Documentario di rara figaggine, non per altro fu candidato all’Oscar e lo vinse pure, l’Oscar, come migliore documentario del 2015.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta