Regia di Camillo Mastrocinque vedi scheda film
Un nobile, andato in rovina a causa della passione per il gioco, scopre di avere una figlia naturale che fa la cassiera in un bar; decide di prendersene cura in incognito e, nella speranza di guadagnarle il denaro per la dote, partecipa al gioco a quiz del titolo presentandosi sul tema dei cavalli: diventa così un beniamino del pubblico e suscita anche l’interesse di due malviventi, che scommettono fra loro se andrà avanti o si ritirerà. Totò, insieme ad alcuni elementi del suo corteggio abituale (Carlo Croccolo domestico sciocco, Dorian Gray donna fatale ma simpatica), si misura con il fenomeno della neonata televisione e dell’improvvisa celebrità da essa regalata a persone sconosciute: come succede spesso, la trama è un puro pretesto per le sue gag. Da notare l’ironico rispecchiamento della realtà: non solo Mike Bongiorno interpreta sé stesso al fianco della sua vera valletta Edy Campagnoli, ma domanda anche chi ha scritto la canzone Malafemmena a un concorrente che non sa rispondere, mentre Totò, guardando la tv insieme agli avventori del bar, commenta “eppure è così facile”.
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