Regia di Hayato Date vedi scheda film
Protagonista di un manga, di due serie di anime e di una saga cinematografica giunta al nono episodio, Naruto arriva per la prima volta nelle sale italiane con il sesto film della serie Shippuden: un breve prologo ricapitola le vicende che hanno portato all’eroica morte dei suoi genitori, sconfitti nella lotta contro la Volpe a Nove Code, non prima di aver sigillato nel piccolo Naruto la metà yang del potente demone. Divenuto adolescente, nonché il ninja «più avventato, egocentrico e imprevedibile» del suo team, Naruto non smette di soffrire la condizione di orfano: il lungometraggio, a tutti gli effetti autonomo rispetto alla serie televisiva, lo scaraventa però in una realtà parallela, creata dall’enigmatico Tobi, dove fatti e personalità sono rovesciati. In questo mondo illusorio sua madre e suo padre sono vivi e vegeti, mentre gli eroi periti in combattimento sono i genitori dell’amica Sakura: se il primo sperimenta la gioia di abbracciare la sua famiglia, la seconda patisce la solitudine, e lottare fianco a fianco per rompere il maleficio di Tobi diventa per i due ragazzi una missione ardua. Fruibile anche per gli spettatori meno familiari con la saga di Naruto, il film si concentra sui tormenti emotivi dei protagonisti, conferendo spessore al meccanismo di reiterati scontri fra ninja e demoni, coerentemente con un prodotto che, sotto le spoglie dell’avventura action, ha sempre avuto i tratti rassicuranti e didattici del racconto di formazione.
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