Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Ricostruzione degli antefatti dello scambio fra le spie Rudolf Abel e Francis Gary Powers svoltosi a Berlino nel 1962, pochi mesi dopo la costruzione del muro. Un film double face: la parte americana è una bella panoramica sulla guerra fredda, fra isterismi e paranoie nucleari, dove il personaggio di Tom Hanks (realmente esistito) incarna i sani principi democratici e fa di tutto per assicurare una difesa adeguata al suo assistito, opponendosi al sentimento dominante nell’opinione pubblica e mettendo a rischio sé e la sua famiglia. Poi ci si sposta a Berlino, il clima si fa cupissimo e il film si ammoscia: la storia si complica con l’aggiunta di un terzo elemento nello scambio (uno studente di Yale arrestato a un posto di blocco), che allunga inutilmente il minutaggio per arrivare alle due ore canoniche che ormai sembrano irrinunciabili per i filmoni hollywoodiani. Il finale mieloso si incarica di ribadire, a scanso di equivoci, che gli USA restano il miglior paese del mondo.
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