Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Il solito Spielberg (purtroppo).
E' sempre lo stesso Spielberg: che faccia il film d'azione tout court, che faccia il "drammone storico" (come in questo caso), alla fine ci ritroviamo sempre con la storiella precotta, una favoletta per bambini.
A dare fastidio più di tutto sono i rigidi schematismi ovest/est (buoni/cattivi), che sembrerebbero messi in dubbio da una prima parte che vola alto e che sembra rifuggire proprio questi schematismi e magari insinuare qualche dubbio sulla bonta del sistema americano (almeno quello dell'epoca dei fatti). Poi purtroppo nella seconda parte tutto frana. E anche qui si ritrovano le solite modalità di narrazione à la Spielberg: il film diventa un thriller, i tempi narrativi accelerano... E tutto diventa una lotta del bene (USA) contro il male (il Comunismo). Sconfortanti le ultime sequenze... evitando spoiler: quella dello scambio e quella del ritorno dell'eroe (lui che guarda fuori dal finestrino e vede... il BENE! i VALORI AMERICANI, etc etc.).
Uniche note positive (e il film l'ho visto in originale) vengono dalle due ottime performance di Tom Hanks (non me l'aspettavo!) e da Mark Rylance. I Coen pervenuti (come scrittori) soltanto nei dialoghi più brillanti della prima parte.
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