Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
1954, Guerra Fredda, lo spionaggio è alla base dei rapporti collusi tra Russia e America, non senza contare la Germania. Scambi tra prigionieri e patti tra potenze, sono i cardini di una guerra bianca, l’unica che il mondo conosca. Steven Spielberg decide di raccontare uno spaccato, un misero pezzo che, almeno in parte, può far capire lo spirito con cui trascorrevano quei giorni. In una Germania spaccata a metà (è l’anno dell’alzata del muro di Berlino) James B. Donovan, il sempre bravissimo Tom Hanks, ha il compito di trattare lo scambio di prigionieri tra i tre stati sopracitati, compito che si rivelerà arduo ma l’intelligenza astuta dell’avvocato statunitense permetterà la soluzione nel migliore dei modi. È di Spielberg il merito di sviluppare sceneggiature storicamente collocabili e solo la sua mente, precisa e minuziosa, potrebbe creare una pellicola tanto fedele, come anche i precedenti casi da lui trattati sono stati. Come ogni film di codesta fattura, parte piano e poi prende quota, restando comunque ad un’altitudine di attenzione media; merito non solo del regista ma anche di Hanks non permettere la caduta in picchiata. Un buon film, quasi inemozionale, con poco onore e senza troppa gloria.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta