Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
1957, guerra fredda al suo apice. L'avvocato Donovan, specializzato in diritto assicurativo, riceve lo scomodo incarico di difendere una spia russa in territorio Usa. Tutta l'opinione pubblica è contro, ma il legale, uomo tutto d'un pezzo (come sottolineato nella bella sequenza dove l'accusato lo accosta ai suoi ricordi d'infanzia), compie una battaglia in aula di tribunale incentrata sui diritti fondanti della costituzione americana. Diplomatico, intelligente e scaltro al punto giusto, il protagonista, interpretato dall'ottimo Tom Hanks che rinnova il sodalizio artistico con Spielberg, balza così agli onori della cronaca e viene addirittura chiamato dal governo a negoziare uno scambio di prigionieri politici fino nella Berlino dello storico muro appena eretto. Catapultato in una terra di nessuno zeppa di pericoli, intrighi, poteri occulti e messe in scena, saprà svolgere al meglio il suo dovere, muovendosi in incognito e senza protezione dall'alto. Ne trarrà giovamento anche il rilascio di uno studente innocente. Tornato a casa, si riscatterà anche agli occhi della famiglia, avendo rischiato più volte la rottura dei legami della sua vita privata. Un film classico, pressoché perfetto negli equilibri, nella struttura, nella gestione della materia. Diretto con mano sicura ed esperta dal maestro di Cincinnati, Il Ponte Delle Spie è un esempio di come il cinema possa essere universale, coinvolgente, adatto a tutte le età e palati, al contempo popolare e impegnato, istruttivo e spettacolare. Prima parte forense, seconda storico-spionistica. Su tutti i fronti efficace e ottimamente realizzato. Sceneggiato dai fratelli Cohen, musicato da Thomas Newman.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta