Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Spielberg se ne esce tomo tomo cacchio cacchio col suo bel filmone di spie e controspie, congiure, sotterfugi, doppi e tripli giochi.. tutto messo a contatto col sogno americano, Lealtà e Libertà garantite a tutti, indistintamente. Amici e nemici.
Due lati della stessa medaglia che faticano a convivere, anzi, fanno storcere il naso a parecchi.. paladino di questa crociata un Tom Hanks in grande spolvero, dal sorriso affabile e i modi piacevoli, sornione e discreto quanto basta, tosto e deciso quando serve, quando c'è da trasmettere una convinzione, un sentimento, un principio.
Un film sui diritti riconosciuti all'essere umano. A prescindere. Un precetto sempre valido.
“Se ci mettiamo a ragionare come loro, svalutiamo i nostri ideali, svendiamo la nostra visione di vita, quella che riteniamo valida, non possiamo insegnare più nulla”.
Un film compassato anche, verboso, claustrofobico, chiacchierato e manierato, scontato per certi versi ma che ci cala in un'epoca realmente vissuta di guerra fredda.. quando parecchi fragili equilibri si reggevano solo sul tenere sulle spine il nemico, con un bluff, con una promessa,
Blocco occidentale contro blocco orientale. Tutto un frenetico agitarsi sotto traccia solo per scoprire cosa trama l'altro, uno starsene maniacalmente accorti, all'apparenza, gestendo alleanze e infiltrandosi tra le linee nemiche sotto forma di Grande Fratello.
Ma Spielberg non si limita solo all'affresco nebbioso, all'elogio dello stratagemma: in una scena da manuale - cinque minuti cinque - ci incolla alla poltrona e ci proietta sullo schermo nel dramma di un pilota spia americano abbattutto mentre, a bordo del suo aereo, tenta di infiltrarsi in territorio sovietico.
Una scena che si beve da sola tutti gli effetti dell'ultimo clownesco Star Wars.
Tanto per sottolineare: io sono Spielberg, faccio cinema.. voi altri.. non lo so..
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