La recensione su Il ponte delle spie

di rosario

8 stelle

La sceneggiatura solida e finemente strutturata dilata senza infamia un lungometraggio di ottima fattura,dove Spielberg giganteggia con la sua fine arte e la sua notevolissima sensibilita' cinematografica e dove Tom Hanks sigilla definitivamente le sue eccezionali doti attoriali.Un binomio straordinario quello di Spielberg ed Hanks che va ad arricchire con questo importante e solido documento la Storia del Cinema mondiale.
Lo script di 'Bridge of Spies' (bellissimo titolo tratto da 'Glienicke Bridge' il ponte tra Berlino e Postdam dove avvenne lo scambio tra le spie) dicevamo va diritto al suo obiettivo senza colpi di scena o esplosioni visive come i vari teasers e trailers lasciavano credere.La sottotrama rappresentata dalla spy-story e' solo un tassello,come lo sono il legal-thriller e il war-movie .In realta' i possenti coprotagonisti sono La guerra fredda Usa-Russia background essenziale insieme alla dolorosa nascita del 'muro di Berlino' che segna Storia,Geografia e Politica di quei tempi .
La storia vera e solo parzialmente romanzata di James B.Donovan,rampante avvocato del ramo assicurativo (ri)catapultato nell'avvocatura penale per difendere la spia russa Rudolf Abel (un grandissimo Mark Rylance che giocando in sottrazione offre una performance potente ed elegante) e' ben disegnata da Matt Charman e i fratelli Coen,in un racconto lineare e mai noioso nonostante l'importanza dei temi trattati.Interessante l'intero cast del film che pero' scompare davanti al duetto sublime offerto da Hanks e Rylance,entrambi in zona Oscar.