Regia di Colin Trevorrow vedi scheda film
Versione femminista di "JURASSIC PARK", perché è una donna che mette in pericolo i visitatori del nuovo parco, approvando la creazione di un dinosauro mai esistito, ed è sempre quella donna a risolvere tutto salvando anche i due odiosi nipotini. Più che l'Indiana Jones dei poveri Chris Pratt (che sa anche comunicare coi velociraptor) è proprio il personaggio di Dallas Bryce Howard, sempre in tailleur e tacchi a spillo, a essere l'eroina del film. Il film è simpatico, ma i tacchi di lei sarebbero stati tagliati col machete dall'eroe maschio alla Micheal Douglas, ai tempi di Kathleen Turner, sperduta scrittrice/avventuriera nella foresta colombiana. Quanto al dinosauro creato in laboratorio, che è un ibrido, graficamente è ben fatto e se il 3D è ben studiato è perché questa è una commedia avventurosa per famiglia, di stampo anni'80, proprio come la voleva Steven Spielberg, che diresse il capostipite e il numero 2. Da ricordare nel cast Vincent d'Onofrio che interpreta il cattivo militaresco del film, anche se lui non è così dissimile al Wayne Knight del capostite, solo che d'Onofrio è stato, sembra quasi un secolo fa, il soldato "palla di lardo" in "FULL METAL JACKET" di Stanley Kubrick. Chris Pratt dovrebbe essere l'eroe alla Indiana Jones che dovrebbe rimpiazzare gente come Harrison Ford e Micheal Douglas? Ma ridateci quelli veri, per favore, anche se oggi rugosi e con i capalli bianchi. Del romanzo di Micheal Chricton di venti e passa anni fa, scrittore e regista defunto da anni ormai, è rimasto ben poco, restano solo le scarpe bianche di Dallas Bryce Howard i cui tacchi alti non si spezzano mai, neanche quando questa viene inseguita da un T-rex incavolato nero. Beata lei...
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