Regia di Steno vedi scheda film
I mezzi sono modesti, la storia è scritta in fretta e furia (anche se dalle firme Metz e Maccari si può decisamente aspirare a qualcosa di più) e l'inconsistenza del prodotto è l'unica conseguenza possibile. Però rimane un Totò strabiliante, di una vivacità perfino sopra le righe dell'ordinario Totò (cioè già di per sè sopra le righe); Carotenuto e la Lane, bravi, sono semplici figuranti oscurati dalle mattacchionerie del Principe.
Il 'copista' Scorcelletti, napoletano, viene chiamato in Spagna per fare una copia della Maya desnuda con addosso però una camicia. Il pittore-plagiatore si rifiuta di fare l'aggiunta, ma l'attraente moglie del suo committente lo convince a cambiare idea.
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