Regia di Steno vedi scheda film
Un truffatore appena scarcerato e la sua complice progettano di far realizzare un terzo ritratto della Maya da un pittore italiano per poi carpire la buona fede di un critico d’arte, far attribuire il dipinto a Goya e venderlo a suon di milioni. Uno dei tanti film che si reggono principalmente sulle solide spalle di Totò, sia pure coadiuvato dalla bellona di turno (Abbe Lane) e da alcune spalle adeguate (Mario Carotenuto, Giacomo Furia, Louis de Funès). L’ambientazione in Spagna offre lo spunto a un’infinità di giochi di parole che oggi appaiono banalotti, come stancamente prevedibili sono gli innumerevoli qui pro quo nella sequenza del ristorante fra mariti gelosi, mogli fedifraghe e stanze scambiate. Lo si può accostare al coevo Il mattatore, ma ha meno finezza.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta