Regia di Mario Monicelli, Steno vedi scheda film
Commedia scritta su Totò, per Totò, attorno a Totò e con Totò. Che però non è al cento per cento e si vede. Carino l'escamotage finale (al di là ed ascesa in paradiso), sia come idea che come messa in scena; il resto del film però delude ampiamente, non decollando mai nonostante buoni caratteristi di spalla (c'è anche Sordi, ma qui ancora imbrigliato nel personaggio del fastidioso ritardato impertinente).
Un impiegato ministeriale, inviso al suo direttore e a capo di una numerosa famiglia, trova una soluzione drastica per tutti i suoi problemi: morire ed apparire in sogno alla moglie (o meglio: alla vedova) con i numeri vincenti del lotto.
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