Regia di Ansano Giannarelli vedi scheda film
Giannarelli e la sua piccola troupe seguono le vicende - lavorative e umane - sul peschereccio Brasilia, partito dalla Sicilia verso il Mediterraneo e l'oceano Atlantico.
La dura vita in mare, per un gruppo di pescatori che salpa con il Brasilia dalla Sicilia alla volta del profondo Mediterraneo, per portare a termine un lavoro pesante, al limite dello sfibrante, che sconfina per taluni nella passione, ma per altri è soltanto un mestiere - scomodo, difficile, ma per certi versi obbligato - come tanti. Le tematiche al centro di questo mediometraggio sono pienamente inserite nella retorica di Ansano Giannarelli, che nella sua trentennale carriera ha girato per lo più documentari dalla forte impronta sociale-popolare, studi analitici di chiara matrice di sinistra. Il collega Piero Nelli lo aiuta qui, in questa ricerca sul campo, camera alla mano, che indaga sulle asperità di un lavoro per molte ragioni atipico e che in alcune zone d'Italia prosegue per filo ereditario; il punto più interessante del lavoro consiste pertanto nella differente impostazione mentale del capitano del peschereccio e di un membro dell'equipaggio, che ne è il figlio. Se il primo è ligio al dovere come nessun altro, infatti, il secondo già parla di voler abbandonare la pesca appena possibile, per farsi una vita a suo parere più sana, sulla terraferma. 47 crudissimi minuti in bianco e nero che narrano dalla partenza da Mazara del Vallo fino al ritorno, a pesca completata. 6/10.
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