Regia di George Tillman jr. vedi scheda film
Tratto da un romanzo di Nicholas Sparks. Mi pare possa bastare. Finale da Santa Inquisizione.
Ho sempre trovato indigesta la figura di Nicholas Sparks, tanto che anche la tanto acclamata pellicola "Le pagine della nostra vita", tratta da un suo romanzo, non mi è affatto piaciuta. Figuriamoci questo "La risposta è nelle stelle" (traduzione ignobile dell'originale "The Longest Ride").
SI accavallano due storie d'amore: una attuale tra Sophia e Luke, e una tra Ruth e Ira, evocata attraverso numerose lettere scritte dagli anni '40 in poi. Se la seconda storia è ancora lontanamente salvabile per il tentativo di dare un minimo sviluppo narrativo al tutto, la prima è invece ai limiti dell'incommentabile perché la sua costruzione non fa altro che seguire dettami battuti e ribattuti mille altre volte (i personaggi opposti che si attraggono, le false difficoltà intermedie da superare) e che il film non si sforza neanche di approfondire a dovere, dato il semi-impossibile compito di seguire parallelamente due vicende. Se poi aggiungete che i toni melensi sono amplificati fino alla non sopportazione, direi che la frittata è decisamente fatta. Bravina Britt Robertson, mediocre Scott Eastwood.
E attenti al finale. Rimediate da qualche parte una camicia di forza per evitare di rompere oggetti di valore per la rabbia che vi potrebbe causare.
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