Regia di George Tillman jr. vedi scheda film
È difficile sfuggire al metodo Nicholas Sparks. Come se ogni suo libro fosse già una sorta di script, pronto solo per essere girato. Non basta la presenza di uno sceneggiatore come Craig Bolotin (Black Rain - Pioggia sporca) per stravolgerlo e neanche la magia fantastica della fotografia di David Tattersall, tra gli Star Wars del secondo George Lucas e The Majestic, per renderlo autenticamente sognante. L’amore eterno, il destino, la religione, la rinuncia entrano in gioco anche in La risposta è nelle stelle, che riesce nell’impresa di essere anonimo pur essendo pieno di scene madri, sottolineate ogni volta dalle luci e dalla musica giusta. La storia d’amore tra Luke (interpretato da Scott Eastwood, figlio di Clint), che punta a diventare un campione di rodeo, e Sophia, che sta per fare uno stage in una prestigiosa galleria d’arte a New York, si incrocia con quella di Ira e Ruth, una coppia di religione ebraica che si è innamorata all’inizio degli anni 40. George Tillman Jr. mantiene la velocità di Faster mettendo in scena salti temporali, senza però la sinistra grazia di Nick Cassavetes in Le pagine della nostra vita. Un cappello e una scatola piena di lettere sono gli oggetti forti del mélo. Qui invece vengono attraversati e appannati da uno sguardo fugace, lo stesso che si posa sui dipinti, sulle scene dei rodeo o sulla guerra mostrata quasi fuori campo. Douglas Sirk, Nicholas Ray e Samuel Fuller urlerebbero la loro rabbia. A ragione.
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