Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Una storia troppo seria per dare il ruolo di protagonista a Totò. Si intenda bene: in questo modo si sono sprecati sia la verve comica del Totò-personaggio (troppo macchietta, troppo sopra le righe per un poliziotto riflessivo e solitario), sia la potenza espressiva, il pathos di un personaggio come quello del protagonista del film. Peccato, perchè è un'opera dai riflessi delicati e potenzialmente carica di messaggi forti e critiche (non per nulla arrivarono i problemi con la censura), che va a toccare Chiesa, forze dell'ordine, ragazze madri ed altri argomenti cui la politica italiana dei primi anni '50 era decisamente sensibile. Davvero peccato.
Un poliziotto deve scortare una ragazza potenziale suicida fino a casa di lei. I parenti però la rinnegano poichè incinta. Il poliziotto, comprensivo, la tiene con sè.
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