Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Buon film comico - patetico con Totò, che all'epoca ebbe parecchi problemi con la censura, pare perché avrebbe messo in ridicolo le forze di polizia e perché mostrava un gruppo di comunisti che andavano ad una manifestazione (fu fatta cancellare dal sonoro Bandiera rossa). Ovviamente il film funziona soprattutto quando in scena c'è il comico napoletano (esilaranti le gag in ospedale e gli equivoci sul nome della famiglia Barozzoli, ribattezzati, com'è ovvio, Bacarozzi). Anche il contorno, comunque, sembra uscito dai film neorealisti. E questo è un merito di Monicelli.
L'agente di p.s. Antonio Caccavallo, addetto alla camionetta, durante una retata di prostitute, arresta per errore una servetta che ha tentato il suicidio per una delusione amorosa. Il commissario gli affida l'incarico tassativo di riportarla da Roma al suo paesello.
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