Trama
Un'istantanea dell'occupazione pacifica di Gezi Park, uno dei più piccoli parchi di Istanbul, che nel maggio 2013 si è trasformato nell'arena simbolica di una protesta contro la costruzione di un centro commerciale e, più in generale, contro la gentrificazione che ha interessato la città negli ultimi anni. La protesta, che ha inaspettatamente mobilitato una pluralità di manifestanti diversissimi tra loro, è stata soffocata con una violenza sproporzionata.
Note
Doc d’impostazione classica, Çapulcu parte dalla cronaca e si smarca (non sempre agilmente) dalla narrazione empatica, trasformandosi in un riuscito testo sull’istinto primario alla conservazione. Ne esce un ritratto vivido delle contraddizioni che animano la cultura repressiva da una parte e di Istanbul, crocevia di culture e biografie a cui si sta sottraendo la memoria storica con una urbanizzazione brutale e acritica e con la costante sottovalutazione del sentimento popolare.
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