Regia di Fernando Cerchio vedi scheda film
Uno dei prodotti di minor qualità di quel periodo: oltre al classico espediente di riutilizzare scenografie e set di una recente produzione (comunque tutto piuttosto approssimativo, palesemente teatrale), la dimostrazione del basso livello di produzione viene da una rapida scorsa al cast. Non compare (a parte Aldo Giuffrè, comunque non una rinomata spalla comica) nessun nome di richiamo a fianco di quello di Totò, che non pare certo preoccupato per sè - anzi, è decisamente scatenato, considerando poi la labilità della sceneggiatura su cui si lavora -, ma che nel complesso del lavoro comunque sembra un po' pochetto. Si ridacchia, ma anche Totò è umano e non può reggere tutto un film da solo, in particolare un film raffazzonato alla meglio come questo.
Un ladruncolo finisce per caso sul galeone del Pirata Nero. Il terribile pirata lo costringe a una missione nel palazzo del governatore, prossimo obiettivo dei predatori; ma lo sbadato ladruncolo ne combinerà di tutti i colori, impedendo la conquista del palazzo e riuscendosene a fuggire.
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