Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
Vedovi che si incontrano spesso in visita al cimitero, Gennaro e Gemma simpatizzano, e poi decidono di sposarsi, nonostante l'età non più giovanissima: essendo tutti e due benestanti, ciò causa il disappunto di nipoti di tutti e due, che puntavano a ereditare, senza grandi problemi, gli averi di famiglia, e imbastiscono chiacchiere sconvenienti e sospetti ingiustificati in ognuno dei due. Ambientato a Firenze, con escursione a Napoli nel viaggio di nozze dei due sposi, "Totò cerca pace" è uno dei film forse meglio scritti, dei tanti interpretati dal grande comico: non è tutto gravante sulle pur abili spalle di Totò, c'è una storia anche amara, su due persone che cercano di ritrovare un pò di felicità e pace, e l'avidità ottusa e maligna che grava intorno ai loro averi viene combattuta, infine, con la sincerità e l'affidamento reciproco che dovrebbe essere il sale di ogni unione sentimentale. La sintonia con Ave Ninchi, a differenza che in "Totò e le donne" è molto buona, e infatti nelle sequenze che vede i due insieme è il meglio di questa commedia diretta con scioltezza da Mario Mattoli: tuttavia, da apprezzare sono anche le prove di Isa Barzizza, e di Giovanni Nannini, i nipoti interessati a mandare in malora il nuovo matrimonio. Da ricordare, in un'antologia di Totò, la bella scena della serenata al ristorante, con una canzone allegra che però infligge al suo personaggio un imbarazzo e un dispiacere benissimo resi.
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