Regia di Carlo Ludovico Bragaglia vedi scheda film
La cosa più divertente ed originale di questa farsetta di poche pretese è senz'altro il finale, in cui Totò e la ragazza entrano al cinema in cui proiettano Totò cerca moglie ed assistono alla scena del loro stesso matrimonio. Scombiccherato, scombinato, surreale a tratti, questo lavoro ha dalla sua un'ottima squadra di sceneggiatori (Metz-Continenza-Age-Scarpelli), ma vive ad ogni modo su un impianto piuttosto classico, a ridosso del teatrale. Insufficienza non grave.
Un pittore si arrangia a vivere come può, mantenuto dalla ricca zia australiana. Un giorno la zia gli spedisce la foto della donna con cui lo vorrebbe sposare; il pittore equivoca e si finge già sposo di un'altra, pur di evitare la donna della foto. Che è in realtà non è quella che lui pensava, ma una splendida ragazza.
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