Regia di Jon Watts vedi scheda film
Un thriller a basso budget con deuteragonista un baffuto Kevin Bacon sceriffo assassino.
Due ragazzini (Hays Wellford e James Freedson-Jackson) scappano di casa e si appropriano di un'auto abbandonata della polizia per tastare l'ebbrezza della trasgressione (al principio, mentre vagano, sciorinano parole sconce per divertimento), ma la fretta di crescere li azzanna: la trama è ovviamente simbolica ed indica che la perdita dell'innocenza coincide con la trucida scoperta della crudeltà del mondo. Da chi sarebbe stato di lì a breve ingaggiato dalla Marvel per la direzione di Spider-Man: Homecoming (si parla di Jon Watts), un thriller a basso budget con deuteragonista un baffuto Kevin Bacon sceriffo assassino. Se si eccettua una sapiente inversione cronologica iniziale, tagli ed ellissi non sono contemplati e il tempo del racconto combacia esattamente con quello reale: Watts in questo modo trasporta lo spettatore sulla scena coi personaggi e permette il formarsi di una discreta dose di suspense, grazie ad un ritmo anormalmente sospeso e all'indugio sui dettagli. È anche vero, però, che Christopher Ford e il regista non si curano di evitare gli stereotipi, rubacchiano troppo dallo stile di Alfred Hitchcock e abbozzano male il personaggio (Shea Whigham) che compare a sorpresa con l'apertura del bagagliaio della volante. Quello della donna impicciona (Camryn Manheim) è invece indovinato, anche se Bacon inquieta oggettivamente meno del dovuto.
Le musiche di Phil Mossman giocano su suoni e stridori metallici.
Film DISCRETO (6) — Bollino ROSSO
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