Regia di Jon Watts vedi scheda film
"Cop car" è un film puramente di azione. Azione che si svolge esclusivamente nel presente, ora, immediatamente. Senza "fronzoli" narrativi, complicazioni o risvolti psicologici. 85 minuti di racconto puro, che da subito si carica di tensione e pathos. Due ragazzini di non più di 10 anni stanno vagando per una non ben decifrata prateria. Sproloquiano parolacce senza senso, sono scappati di casa e stanno manifestando con il nuovo lessico scurrile la loro libertà. Trovano improvvisamente nascosta nel bosco una macchina della polizia, apparentemente abbandonata. I due bimbetti decidono di salirci sopra e cominciano a giocare. Sono liberi, sono scappati di casa e quando trovano le chiavi della macchina sul sedile, la tentazione di guidare è troppo forte. Inizia così per i due bambini un'avventura impensabile solo fino a qualche minuto prima. Guidare come due poliziotti visti nei tanti telefilm alla TV.
In verità la macchina non era abbandonata, ma solo momentaneamente nascosta dallo stesso sceriffo (Kevin Bacon), che stava sotterrando poco più in là un cadavere che aveva nel bagagliaio. Nella bauliera c'è un secondo corpo, che i due bimbi stanno portando in giro a loro insaputa. Nasce una caccia da parte dello sceriffo per ritrovare la sua auto. Sceriffo che evidentemente molto onesto non è ed ha molte cose da tenere nascoste.
Il film non spiega come mai i due bambini sono scappati di casa. Non si vedono mai i loro genitori e non si capisce quale sia la loro storia precedente a questa avventura.
Non si capisce quali siano i loschi affari dello sceriffo, molto probabilmente legati alla droga, ma tutto rimane nebuloso.
Non si sa chi siano i due corpi nella bauliera. Delinquenti? Altri poliziotti corrotti? Persone che avevano visto troppo delle faccende poco pulite dello sceriffo? Tutto quello che succede prima e dopo la vicenda del "furto" della macchina e dell'inseguimento che ne consegue, rimane nel mistero.
E il segreto dell'ottimo risultato finale rimane proprio questa penuria di notizie a favore di una concentrazione maggiore rivolta a ciò che sta accadendo. A tratti quasi comico per l'ingenuità con cui i due amichetti affrontano quella che è in realtà una vera tragedia. Per loro rimane tutto un gioco fino a circa la metà del film, quando i fatti prendono una piega decisamente più drammatica.
Dialoghi ridotti al minimo necessario. Bravissimo Kevin Bacon -produttore esecutivo del film- nelle vesti dello sceriffo corrotto, che cerca di mantenere in piedi il suo ruolo di facciata di agente, mentre veste i panni di spietato killer.
Devo aggiungere una nota del tutto femminile. Kevin Bacon, a dispetto dei suoi 57 anni, può ancora permettersi di indossare, senza sfigurare, una canottiera attillata per tutta la durata del film (stile "Footloose" tanto per intendersi, e non credo che la citazione sia casuale da parte del regista).
Ottima prova per John Watts, che non mi era dispiaciuto nemmeno con "Clown", il suo film precedente.Con questo mi ha decisamente convinto!
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