Regia di Daniele Luchetti vedi scheda film
Troppo facile parlare della persona più famosa al mondo, cercando di deviare l'argomento principale della pellicola: la biografia di Papa Bergoglio. Parlare di pace e giustizia, politicizzare ogni minimo atto compiuto dal protagonista e non, rende totalmente offensivo anche il solo fatto di dover accendere la mente dello spettatore. Da ciò si deduce il degrado del genere biografico del cinema, che raggiunge livelli pessimi: difatti, lo considero uno dei peggiori film biografici mai realizzati. I motivi sono due: é un pretesto per marciare su una scala di denaro, ed é totalmente inutile. Se ci pensate, in fondo il film non lascia morali ben precise come dovrebbero fare film del genere: l'unica cosa che, in teoria, si potrebbe salvare é la regia di Luchetti, quale fornisce un lato della pellicola possibilmente salvabile. Come detto prima, il tutto é politicizzato. Il contesto socio-politico della biografia di Bergoglio, intravede spunti narrativi che non dovrebbero essere particolarmente relativi, sia per la trama, che per lo spettatore, ma tali spunti vengono mostrati senza vergogna, tralasciando un senso di compassione che neanche ti tocca, poiché penoso nel suo tentativo di commuoverti.
Religione + politica = andiamo al cinema!
4.
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