Regia di Daniele Luchetti vedi scheda film
Nel film "Chiamatemi Francesco", più che la storia del papa pare di vedere la disastrata storia dell'Argentina negli anni '70-'80. Jorge Bergoglio è presentato come un personaggio manovrato dagli eventi, anzichè esserne protagonista, a volte freddo e cauto nelle proprie posizioni, umano solo nella scena finale del film, quella della sua elezione a papa. Ci si emoziona poco, durante la visione della pellicola, non c'è la forza spirituale e carismatica dei grandi personaggi storici e cattolici, come Don Giovanni Bosco e lo stesso san Francesco d'Assisi. Manca, nella storia, la fase imprescindibile dell'infanzia e, se la figura che ci viene presentata è la vera essenza del papa attuale, allora dovremo guardare Bergoglio con occhi ed emozioni differenti da come l'abbiamo visto sinora.
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